
Possono, le emozioni, aiutare a vendere casa?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima di tutto chiederciΒ cosβΓ¨ che cercano gli acquirenti.
Sicuramente un ambiente confortevole dove potersi ricaricare al termine di una giornata frenetica, in modo da ritrovare il proprio ritmo e rilassarsi con la famiglia o gli amici; un luogo carico di positivitΓ nel quale crescere e arricchirsi interiormente. Uno spazio armonioso che rappresenti il proprio stile di vita, che racchiuda le proprie passioni e unicitΓ .
Questi dono solo alcuni dei punti sui quali lavorare attingendo alle emozioni.
Facciamo subito un esempio che riguarda appunto le emozioni e lβesperienza che si vive visitando una casa. Parliamo per esempio dei dettagli; sono importanti perchΓ© forniscono unβidea complessiva ed immediata della casa in quanto rimangono impressi nella mente di chi osserva per poi riaffiorare sotto forma di sensazioni vissute.
Analizziamole insieme:
Ottimismo e positivitΓ :Β Un ambiente riflette le emozioni che si vivono all’interno. Non Γ¨ sicuramente una regola, ma ho notato che in ambienti poco curati, dove sono presenti polvere, oggetti disposti in modo casuale, piante poco curate, solo per fare alcuni esempi, ciΓ² che viene osservato e assorbito dalla mente rischia di trasformarsi in emozioni negative che inconsciamente trasformano quellβambiente, in un ambiente malato.
Decisi di pulire l’appartamento da cima a fondo. Vedevo quantβera sudicio e stanco. Aveva lo stesso aspetto di come mi sentivo io: non amato, non accudito.
Gail Honeyman – βEleanor Oliphant sta benissimoβ
Per questo Γ¨ necessario ribaltare le cose e impegnarsi a migliorare per attirare quelle vibrazioni positive che si ritrovano in una casa ricca di amore e serenitΓ .
LuminositΓ : la luce Γ¨ una della nostre fonti di vita e ci influenza piΓΉ di quanto si possa immaginare perchΓ© indissolubilmente legata alla crescita; la sua mancanza innesca emozioni negative.
PerciΓ² lasciamo entrare in casa quanta piΓΉ luce possibile ed interveniamo, nei casi dove non Γ¨ sufficiente quella naturale, con una buona illuminazione artificiale. Il passo da fare Γ¨ di porre attenzione a questo aspetto e mettersi nei panni dellβacquirente e riconoscere le emozioni che si provano nei vari ambienti di casa, intervenendo prontamente se si percepisce qualcosa di sgradevole.
Spazio: quando cβΓ¨ una chiusura dovuta ad un sovraccarico di oggetti ciΓ² che si prova Γ¨ sicuramente un senso di soffocamento e di ansia. La regola Γ¨ sempre la stessa, meno Γ¨ meglio. Bilanciare la quantitΓ e la qualitΓ degli oggetti che si possiede, spezza quel blocco che porta a questa sensazione negativa. Una stanza completamente vuota, oltre a non esprime il proprio potenziale appare, ad occhi non esperti, addirittura piΓΉ piccola di quanto sia realmente. Anche pochi arredi, collocati in modo strategico, donano forma e personalitΓ allβambiente.
Quello da fare adesso Γ¨ porsi in modo da accogliere quante piΓΉ emozioni possibili allβinterno delle mura di casa, separare le positive dalle negative e lavorare su questβultime per migliorare lo stato di benessere.
Vi aspetto nei commenti per parlarne ancora e perchΓ© voglio conoscere le vostre esperienze.
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Articolo davvero interessante! E che condivido.
Ai tempi, a dire il vero, quando i miei genitori vollero vendere la casa, ricevemmo visite per 6-8 mesi, senza concludere nulla. Poi decisero di fare il passo, trasferendosi nel nuovo appartamento e liberando tutti i locali. Poco piΓΉ di un mese e la casa fu venduta. Ecco, sicuramente credo che se avessimo ragionato come dici tu, forse non sarebbe stato necessario azzardare tanto!
Ciao Melania,
che bello il tuo commento perchΓ© conferma quello in cui credo e sintetizza il mio post. Grazie!